domenica 23 ottobre 2016

American Horror Story Stagione 1: quando l'Asylum fa sul serio



Per i frequentatori abituali o meno abituali di questo bloggettino il nome Asylum dovrebbe essere più o meno sinonimo di trashone a pochi soldi ed alto tasso di risate: perle come questa e questa non mentono. 

Tuttavia, in mezzo a scoppiettanti mockbusters - scopiazzature più o meno riuscite dei blockbusters - o originali che nemmeno i migliori film Coreani, la gradevole Casa di Produzione Losangelina sfornerebbe pure questa cosina qui e poi pure American Horror Story, serie giunta alla Quinta Stagione e cominciata nel lontano 2011. Asylum: un nome una garanzia, figurati se non provi a darvi un'occhiata. Lo fai per ordine e quindi ecco i tuoi pareri sulla S1 - sta per "Season 1" cioè "Stagione 1", non per la squadra di Stargate, quello non l'hanno ancora copiato che tu sappia - con una serie di pollici alti e versi come nemmeno il miglior Youtube. 

Pronti? No? Beh, ora son problemi vostri. 


Pollice Basso: la Trama

E parti con un bel thumb down - significa "pollice in basso" in inglese - chè alla Asylum poi non si montino la testa. Trama: quella misteriosa cosa che dovrebbe essere il motivo principale per cui seguire una serie: se è accattivante è successo assicurato, se è scialba la reazione dello spettatore è quella di abbandonare alla prime puntate alla stessa maniera in cui accade con un programma della De Filippi. Che è quello che ti stava per succedere ma tu no, non molli quando inizi qualcosa. 

A riassumere il concetto: non innovativa e lenta, dannatamente lenta come a dire che tutto quello che si è visto lo potevi svolgere in 6-7 puntate anzichè in 12. Troppo poche infatti le idee di fondo - una casa con proprietà particolari e la presenza di conseguenti inquilini scomodi - e interminabili parti di dialoghi di cui francamente si potrebbe fare a meno chè non aggiungono proprio nulla e sembrano messe li per allungare il brodo. Non la maniera giusta per creare suspance: l'impulso è quello di qualcosa cui si gira intorno senza dare allo spettatore la possibilità di intravedere la fine. 

Per fortuna più di qualcosa di buono però c'è. 


Pollice Alto: la sceneggiatura

Sembrerà anche impossibile visto quello che hai scritto per la trama, invece la sceneggiatura funziona e bene. A partire dalla presenza di flashback ad inizio di praticamente ogni puntata con indicazione degli anni di accadimento, introduzione di nuovi personaggi e svolgimenti dei fatti che la casa ha vissuto. Continuando con la pregevole introduzione di tutta una serie di riferimenti a fatti drammatici realmente accaduti o leggende metropolitane a spiegazione dei misteri della casa. Finendo col non dimenticare praticamente alcuno dei particolari introdotti che, apparentemente slegati al momento della loro introduzione, trovano invece poi collocazione, anche talvolta con ottimi colpi di scena, nel contesto generale. Come dire: poche idee ma svolte in maniera ottimale. E trattando anche con nonchalance estrema temi piuttosto scabrosi quali il matrimonio gay, l'infedeltà coniugale, il tradimento, le uccisioni: tutte cose che si riesce a far avvertire come perfettamente normali in un contesto morale deviato che acuisce il senso di disgusto per la casa maledetta. 

Brava Asylum. 


Pollice Alto: i personaggi ed il cast

Di solito alla Asylum finiscono o attoruncoli in cerca di una prima occasione o di affermazione per arrivare a traguardi migliori oppure attori anche famosi in cerca di rilancio dopo periodi bui: del resto il budget quello è. Il tutto non significa che chi prende parte alle visioni della casa di produzione Losangelina non sappia fare il suo lavoro.

Trovi cosi una magnifica - a dispetto dei 40 avanzati - Jessica Lange nel ruolo di Vivian, ultima padrona della casa maledetta, assieme a tutta una serie di altri attori - che nemmeno conosci - che fanno la loro parte egregiamente. Da Hayden - terrificante in versione spirito malvagio - a Costance che ben interpreta la parte di una vegliarda che ancora voglia sembrare attraente e allo stesso tempo tessitrice di inganni e furberie varie; da Larry - sfregiato ex amante di Costance - a Moira - governante della casa maledetta. 

Funzionano i personaggi, funzionano gli attori che li interpretano. 


Pollice Alto: riferimenti a Leggende metropolitane e fatti realmente accaduti

Il titolo stesso della serie lo dice: storie di orrore americano. E allora, come sorta di side stories al fine di caratterizzare meglio il personaggi ed il loro passato, vengono introdotti il massacro di Westhill High - che trova una simile nella realtà - , la setta di deviati che vuole ripercorrere i delitti compiuti da tal Franklin, il chirurgo pazzo che finisce per creare una sorta di Frankestein col figlio morto - che fa molto il film omonimo ma pure Jack lo Squartatore e qualche altra dozzina di film a scelta - Halloween - che le zucche sono sempre gradite -, i ragazzi zombie della Westhill High in cerca di vendetta contro il loro assassino, l'Uomo Maiale - nella stessa puntata gentilmente accompagnato dai soltanto citati Candy Man, Bloody Mary e La Donna in Bianco -, il dentista luminare che approfitta della povera ragazza in cerca di successo conferendole uno di quei sorrisi Durbans destinati a rimanere in eterno, Black Dalia e persino la colonia fantasma di Roanoke la cui leggenda potete ripercorrere grazie al video dedicato di questo youtuber qui. Più presenti sono sicuramente poi Rubber Man - uomo di gomma in quanto vestito con una tuta di lattice - e gli spiriti - benigni o meno.

Ovviamente ne stai pure dimenticando qualcuna chè sono davvero tante e questa è un po' la pecca: troppe, forse, e quindi non tutte perfettamente sviscerate. Ci torniamo tra poco. 


Pollice Basso: gli spiriti e l'Anticristo

Protagonisti indiscussi dell'intera stagione, la loro natura e le loro proprietà non vengono però ben chiarite

Si parte da un assunto semplice: la casa ha il potere di tramutare coloro che in essa muoiono in spiriti. Primo quesito: nel caso di Hayden e Moira, la loro presenza si deve al fatto che il loro corpo è stato seppellito nel cortile della casa stessa. Costance dirà a Moira che proprio questo fatto le impedisce di andarsene. La loro presenza si avrà dunque solo finchè le loro spoglie "materiali" rimarranno entro i confini della casa? 

Quesito numero 2: talvolta sembra che gli spiriti non possano allontanarsi dalla casa stessa, non possano andare oltre il cancello: Tate prega in un'occasione Violet di non farlo. In altra circostanza, però, lo stesso Tate accompagna Violet in spiaggia di notte e li' vengono raggiunti dai ragazzi Zombie della WestHill che non sono certo stati uccisi nella casa. Aggiungi che la cameriera Moira si reca in ospedale e stacca il respiratore alla madre morente: vede la sua anima fluttuare verso il cielo e piange perchè lei non può seguirla in quanto le sue vestigie umane sono seppellite nella casa. Possono o no gli spiriti muoversi fuori della casa (pur dovendo comunque ritornarvi)? Di certo il fatto che sia la casa a trattenerli è sicuro: basti ricordare quando Violet, credendo di essere ancora viva, scappa da Tate e prova ad uscirne ritrovandosi a girare sempre per le stesse stanze. 

La materialità di queste entità è poi abbastanza oscura: non sono visibili ai vivi a meno che non lo vogliano ma con gli stessi possono interagire a livello fisico - non solo parlare, persino toccarsi; cosi come possono interagire con i vari oggetti - fino addirittura ad aver con loro rapporti di natura sessuale - non però rimanere incinte da quanto dice Hayden -. Non sembrano in realtà mancare leggi dello spazio - nel senso che non li vedi mai traversare porte o mura - ma sicuramente - viene detto - non sono afflitti da quelle del tempo, non invecchiando mai. La medium Billie - si, perchè pure di questo c'è - aggiungerà che sono anime confuse che vagano tra i vivi ma poi tanto confuse non dovrebbero essere visto che a quanto pare scelgono di rimanere per ottenere vendetta e che dovrebbero condividere con i vivi solo la sofferenza. 

Proprio questo dell'odio e della sofferenza sembra essere il punto decisivo: viene affermato - espressione mai spiegata e quindi abbastanza oscura - che la casa rilascia una sorta di energia negativa nell'ambiente di cui gli spiriti sarebbero i conduttori per permetterle di entrare nel mondo reale. 

Mica hai finito. L'altro tema - intuibile fin dal momento in cui Vivian scopre di essere incinta e poi sempre più trattato ma mai con chiarezza - è quello dell'Anticristo. Che almeno uno dei due pargoli di Vivian abbia qualcosa di abbastanza strano lo si può desumere certamente dai movimenti nella pancia della mamma; che poi addirittura la protagonista aspetti due gemelli da due uomini diversi sembra alquanto improbabile. Ma qui non tratti di questo: il punto è piuttosto che il figlio concepito tra uno spirito e un umana dovrebbe essere una sorta di rivelazione del male - non una grande novità nel panorama videoludico - e sarebbe connesso a un non definito "Scrigno del Papa". Ebbene, cosa fa il pargolo? Nulla, assolutamente nulla. Nasce a discapito del gemello, determina la morte della mamma nel parto ma poi finisce tutto li e il massimo è vederlo tra le braccia di Hayden verso la fine della stagione. Concetti introdotti ma mai sviluppati: considerando che ogni stagione dovrebbe essere a sè, non sembra che il tema verrà ripreso come si dovrebbe fare. 

E finisci con un ulteriore interrogativo riguardante la cameriera Moira. Tutti gli spiriti non invecchiano e appaiono nella stessa forma ed età in cui erano nel momento della loro uccisione nella casa. A fare eccezione è proprio Moira che talvolta appare nel fiore degli anni - momento in cui dovrebbe essere stata uccisa - e tale altra appare invece invecchiata come se fosse ancora viva e non spirito. Particolare mai chiarito nemmeno questo. 


Conclusioni

Serie godibile con alti e bassi ma, considerato si tratta di Asylum, decisamente ben fatta. A voi la scelta se fare un giretto turistico nella casa ma attenzione a non morire chè poi non ne uscite più. 

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