sabato 12 dicembre 2015

Legion: un survival horror pregno di misticismo


Legion è un film del 2010 ad opera di Scott Stewart che fonde assai bene il genere survival horror - sia pure solo per certi aspetti -con quello del film a tema mistico. 

Le due vie cui approcciare questo film sono infatti proprio queste: un gruppo di persone rintanate in un luogo piuttosto isolato e ristretto in quanto costrette da una sorta di apocalisse voluta apparentemente dallo stesso Dio. Questa rapida sintesi, sebbene efficace, sarebbe abbastanza irriguardosa nei confronti di una pellicola che offre decisamente qualcosa in più. 



I personaggi

Innanzitutto l'introspezione dei personaggi. Nella piccola stazione di servizio spersa nel deserto confluiscono e vengono arduamente messe alla prova le personalità di alcuni personaggi piuttosto caratteristici, alcuni presenti in quanto vivono in quel luogo, altri che vi vengono a trovarsi in maniera praticamente casuale. 

Avremo cosi' innanzitutto il gestore della stazione di servizio, Bob: un uomo ormai abbastanza disilluso che aveva fatto una vera e propria scommessa - acquistare il luogo in quanto li' vicino sarebbe dovuto sorgere una sorta di centro commerciale che poi mai fu realizzato - e convinto la propria moglie della bontà della stessa. Sente forte su di sè il peso dell'errore compiuto e conseguente fallimento; sprona il figlio a non fare la sua stessa fine invitandolo ad andarsene; cerca di agire da buon padre raccomandandogli di non commettere il suo stesso errore e non pensare prima agli altri - in questo caso ..... - che a se stesso. 

Continueremo con il figlio, Jeep, innamorato della cameriera e disposto a prendersi carico della stessa e del figlio non suo che porta in grembo. Capace di dare senza richiedere nulla in cambio, rappresenta la ragione per cui Michele ancora crede nel genere umano. Diverrà alla fine il vero protettore del nuovo Messia. 

Il personale di servizio della stazione è costituito da Percy , ex pastore e uomo di mondo navigato e Charlie, la cameriera all'ottavo mese di gravidanza il cui figlio rappresenta l'ultima speranza dell'umanità per qualche motivo non spiegato. Due personaggi capitati li' probabilmente a seguito di qualcosa andato storto nelle loro vite. 

Ad essi sia aggiungono la famiglia Anderson - padre Howard, madre Sandra e figlia Audrey - ciascuno con carattere diverso e sostanzialmente in viaggio per cambiare città al fine di distogliere la figlia da cattive compagnie la cui auto - secondo un classico di questo genere di film - andrà in panne e si fermeranno per farla riparare e ripartire, cosa che naturalmente non avverrà e lo strano Kyle, a quanto pare un uomo di colore con alle spalle in passato burrascoso con la propria famiglia e di passaggio al fine di arrivare l'indomani a Los Angeles per sostenere un processo - probabilmente quello per l'assegnazione dei figli. 

La paura mostra le vere facce di tutti questi personaggi e da luogo a confessioni reciproche che danno decisamente spessore al film ed evitano sia lento nelle pause tra un attacco e l'altro. 




I Nemici

Attacchi che procedono prima con l'arrivo di una strana signora anziana - Gladys - che poi morderà Howard, comincerà ad arrampicarsi sulle pareti, resisterà a padellate in testa e infine verrà seccata da Kyle, il quale avrà poi modo di confessare che quella era la prima volta che usava davvero la sua pistola, precedentemente mostrata solo per impaurire. L'incapacità di Jeep di usare il fucile lo porterà a deprimersi e sarà consolato dal padre che gli dirà che non tutti sono in grado di premere il grilletto ed è normale. 

Proseguiranno con uno sciame di mosche che impedirà ai protagonisti di lasciare la stazione di servizio al fine di portare in ospedale il sanguinante Howard; si accentuerà con l'arrivo di un gelataio che assumerà le forme di una sorta di ragno con arti allungati e sarà ucciso da Kyle; finirà con altri posseduti che saranno faticosamente - e con perdite - respinti dai protagonisti. 

Infine, spetterà - una volta che il bambino è nato - direttamente all'arcangelo Gabriele intervenire riuscendo alla fine a sconfiggere Michele e dando la caccia ai fuggitivi Charlie e Jeep. 



La componente mistica

E' la parte forte del film, sia pure venga soltanto accennata nel corso della storia e portata all'attenzione a piccole ma sapienti dosi. 

Sarà Michele a gettare luce sulla situazione dicendo che in origine, quando Dio aveva deciso che la razza umana sarebbe stata il fulcro del suo amore, lui stesso fu il primo ad accettare la decisione e a prostrarsi davanti al primo uomo. Non c'è cenno di alcuna invidia tra gli angeli i quali sono esseri semplicemente creati per obbedire. A quanto pare Dio sarebbe ora frustrato dall'agire degli esseri umani - che si ammazzano a vicenda e perpetrano l'odio tra loro stessi - e pertanto avrebbe mandato una sorta di apocalisse per liberarsi di loro. "Una volta scelse il diluvio": ora invece sceglie angeli. I quali si impossessano dei corpi degli umani al fine di compiere la loro missione. 

Michele scende sulla Terra e si taglia le ali, divenendo umano a tutti gli effetti e morendo come tale. Tema questo molto ricorrente nei film del genere. 

Il figlio che Charlie porta in grembo è l'ultima speranza dell'umanità: la missione è farlo nascere si ma anche proteggerlo. A questo penserà Jeep cui viene detto da Michele di trovare i Profeti - di cui non viene precisato altro - e seguire le istruzioni - altro non sono che delle parole in linguaggio antico che finiscono per passare dal braccio di Michele a quello di Jeep - che i nostri protagonisti non sanno però leggere. Solo due accenni, questi: niente verrà ulteriormente spiegato. 

Gli angeli di livello inferiore non sono in grado per qualche motivo di avvicinarsi al nascituro: singolare è il fatto che, laddove prima attaccavano furiosi al fine di impedirne la nascita, poi si limitino a fare strada a Jeep e Charlie che si dirigono verso il van con cui scapperanno dalla stazione di servizio. Per provvedere deve scendere invece in campo Gabriele, generale degli stessi e quindi dotato di poteri loro superiori; si presenterà con una sorta di mazza chiodata con lame roteanti - molto diversa dalla classica spada lucente che tutti si aspetterebbero - e dimostrerà la sua forza nel poter resistere anche ai proiettili. Potrà però essere ucciso alla stessa maniera degli umani: soffocamento ad esempio. 


Il finale

Sembra che Gabriele ce l'abbia fatta: si trova con Jeep steso dopo i colpi subiti e in attesa del colpo di grazia quando ricompare Michele, tornato arcangelo. Egli spiega che Gabriele ha dato a Dio ciò che lui voleva mentre lui ciò di cui aveva bisogno. L'ipotesi più semplice è che l'intera apocalisse fosse una prova cui Dio aveva sottoposto l'umanità: accertato che esistono ancora persone buone - come Jeep - la divinità decide che non devono morire. Tuttavia i sopravvissuti si concentreranno in alcune fortezze in quanto l'invasione degli angeli non è cessata: in una di queste staranno per il momento Charlie e Jeep, cercando di crescere al meglio quel bambino che dell'umanità è l'ultima speranza.


Il Sequel 

Nel 2013 è apparsa sulla TV USA Scy-fi una serie che costituisce la prosecuzione del film in questione: Dominion. Al momento è in corso la seconda stagione. L'autore del film, Scott Stewart, appare come produttore esecutivo. 


Conclusioni

Un film di un'ora e quaranta che non annoia e che riesce a mixare bene componente Survival Horror e misticismo, evitando lentezza grazie ad una sceneggiatura che indulge molto sull'approfondimento dei personaggi. Buonissimo il comparto tecnico e senz'altro adeguati gli attori. Consigliato.

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