domenica 23 agosto 2015

Shingeki No Kyojin Live Movie Parte 1: un mondo diverso



L'ormai sconfinata produzione relativa ad Attack On Titan, fortunato anime di Hajime Isayama in parte trasposto già in anime, sembra non potersi fermare. Il 1 agosto è uscito nelle sale giapponesi il live movie intitolato semplicemente Attack on Titan, The Movie: Part 1; il seguito - Attack On Titan: End of the World - è previsto per fine settembre. 

Nelle quasi due ore di pellicola i fans della serie potranno scorgere molte ragioni per la discussione: molte sono in particolare le differenze con la storia canonica. Che questo sia un bene oppure un male spetterà ovviamente allo spettatore deciderlo. 



L'ambientazione 

E' simile ma non la stessa del manga - o anime che segue quasi perfettamente il manga stesso. Cosi' se ritroviamo la civiltà all'interno delle tre mura - in questo caso però non sembrano esserci distretti come quello di Shingashina e l'area dove attaccherà il colossale viene chiamata Munzen -, stavolta lo scenario è decisamente e senza alcun tipo di dubbio quello post - apocalittico successivo all'utilizzo di ordigni atomici che avrebbero reso impossibile la vota fuori dalle mura stesse ma non sarebbero riusciti a debellare i titani, unica forma di vita ad essere riuscita a sopravvivere. Sembra quasi che le mura - che davvero non assomigliano a quelle del manga che presentavano una sommità piatta in cui venivano collocati cannoni e stazioni di servizio e che venivano regolarmente pulite dai cadetti - siano state costruite dopo l'olocausto con quello che la gente aveva potuto trovare: nessun riferimento ad un gigante che le avrebbe create. 

Se questa è la scena, non sorprende che la stessa tecnologia non sia propriamente quella che ci si aspetta: in questo caso vi sono bombe inesplose all'interno delle mura, residuati di aerei - proprio l'immagine su un di essi sarà base per una prima riflessione sul mondo esterno da parte dei protagonisti -, mezzi cingolati a motore - non semplici carri trasportati dai cavalli - , esplosivi di varia natura. 

Un semplice sguardo alla città dimostra un totale decadimento di una precedente città i cui palazzi sono in rovina anzichè le classiche case stile bavarese del manga. Tutto sembra portare all'idea che le mura siano stato erette per delimitare una zona sicura anche se fatiscente anzichè che siano state per prime innalzate e da li si sia proceduto ad edificare nella zona da esse racchiusa. 

Confermato invece che la cinta più esterna era quella che provvedeva al sostentamento alimentare della civiltà: la breccia nelle mura provoca infatti fame e mancanza di risorse, motivo per cui molti si arruolano o vengono fatti arruolare dalle proprie famiglie - perchè i pasti vengono garantiti - non avendo altra possibilità di sopravvivenza.



Il sapere sul mondo esterno

Anche le informazioni a disposizione della gente all'interno delle mura appaiono diverse - e più ampie - rispetto a quelle delle controparti nel manga. Tramite Armin veniamo infatti a sapere che si è a conoscenza - non si suppone - dell'esistenza all'esterno delle mura delle vaste distese di acqua salata e del fatto che gli uomini erano soliti volare nel cielo, cosa ora proibita. La domanda sorge a questo punto spontanea: vi è stata cancellazione della memoria anche in questo film? 



L'organizzazione militare, le strategie, il sapere sui titani

L'organizzazione militare è la stessa del manga. Vi sono le truppe stazionarie con il loro logo delle due rose e vi è la Legione Esplorativa anche se, a quanto sembra, istituita ad hoc per una missione al di fuori delle mura che non verrà mai fatta causa attacco del gigante colossale; il suo ruolo sarà allora quello di portare avanti la missione per la chiusura della breccia. Non viene mai fatta vedere la polizia militare, pur se qualche indizio che esista c'è. 

Pure il sapere sui titani è lo stesso e le notizie ci vengono date per bocca di Hans/Hanji: unico punto debole la collottola, i titani evaporano subito dopo esserne stati colpiti, Hanji vuole dannatamente aver la possibilità di mettere le mani su uno di essi. E'presente il modulo di manovra tridimensionale. 

Variando trama - la vediamo tra poco - e ambientazione, varia anche la strategia: in questo caso si punta alla chiusura della breccia del primo muro - non vi è alcun accenno ad una seconda breccia di avamposto del secondo muro - mediante esplosivi. 



I personaggi

Taluni dei quali sono come le loro controparti, altri sembrano riprenderli e scatta cosi' l'indovina chi. Facciamo l'appello. 

Presenti: Eren, Armin, Mikasa, Sasha, Jean, Hanji - sia pure chiamata Hans.



Nuovi ma simili: 

- Shikishima: chiaramente nella parte di Levi, con la stessa dose di freddezza e le stesse abilità in battaglia ma molto, davvero molto, meno figo;

- Sannagi: difficile capire chi sia ma l'ipotesi più plausibile è Reiner data la sua forza fisica e il fatto che in una scena riesce a sollevare e scagliare via un gigante come lo stesso Reiner fece presso il Castello di Utgard; rimane che il gigante corazzato non si mostra mentre lo fa quello colossale il che potrebbe portare anche a credere si tratti di Berthold; va però notato che in una scena compare una sorellina che gli dona un piccolo pelouche, il che sembra far credere che lui provenga da famiglia all'interno delle mura; la quale - sempre stando a quando Sannagi dice in risposta ad Armin - abiterebbe in una fattoria in Yuen; 

- Souda: prende le parti di Hannes all'inizio anche se ha in sè anche caratteristiche del sergente istruttore ad esempio quando dice che il padre di Eren vinse il cuore della madre - il cui nome non viene qui nominato però - ; lo ritroviamo poi completamente ubriaco - altra caratteristica di Hannes - a dare cibo ai rifugiati; 

- Lil: abbastanza chiaramente ispirata ad Hannah visto il suo rapporto con altro personaggio - Fukushi -; morirà da eroina guidando la camionetta con dentro l'esplosivo contro dei giganti anche se il gesto è stato causato più dalla perdita della ragione dovuta alla morte dell'amato che da volontà di aiutare i compagni;

- Hiana: personaggio nuovo, giovane madre di una piccola figlia - Riko -, amoreggia con Eren e gli chiede se vuole essere il padre di sua figlia; si arruola perchè in questa maniera gode di un programma che permette di sostentare la figlia e muore divorata da un gigante nel momento in cui si sta offrendo ad Eren; 

- Fukishi: abbastanza chiaramente ispirato a Franz visto il suo rapporto con Lil/Hannah. Morirà durante l'attacco dei giganti. 

- Kubal: difficile da collocare, è comunque il capo dei militari e colui che conduce la spedizione per chiudere la breccia. Potrebbe a questo punto essere Pixies, potrebbe essere persino Zackley, di certo non somiglia a Erwin. 





La trama

Chiaramente ispirata ma altrettanto chiaramente diversa, vuoi per ragioni di tempo - in due film si prevede di raccontare l'intera storia - vuoi per la selezione fatta nei personaggi - molti dei quali sono stati omessi. 

Innanzitutto i genitori di Armin sono vivi all'inizio e lo stesso Armin va a chiamare Mikasa che quindi non vive con Eren. Entrambi si recano proprio da Eren che sta sulla cima di una bomba inesplosa. Vuole uscire dalle mura - non crede nemmeno nell'esistenza dei titani, cosa che il piccolo Eren del manga dava invece per scontata - ma viene fermato da Souda il quale gli dice che una missione fuori dalle stesse sta per essere organizzata e uno speciale corpo istituito, invitandolo a farne parte. 

Arriva a questo punto il gigante colossale che abbatte il muro presso Munzen; parapiglia generale, alla fine alcuni decidono di rifugiarsi in una specie di edificio che reputano sicuro ma Mikasa rimane fuori per salvare un neonato. Viene cosi' colta dal gigante sorridente - quindi fa la parte che nel manga è di Carla, che qui non viene mai introdotta - con Eren impotente. Andatosene il gigante, Eren esce mentre gli altri rifugiati vengono divorati da altri titani: perso completamente comincia a vagare per le strade. 

Salto temporale di 2 anni - e qui la cronologia non corrisponde, in quanto nel manga Eren e Company devono prima lavorare nei campi per almeno un anno per raggiungere l'età idonea al reclutamento che dura a sua volta tre anni - e vediamo le reclute - aizzate da Hans - prestare giuramento per la missione che dovranno compiere: portare dell'esplosivo presso Munzen e far saltare la cima delle mura in maniera che i detriti blocchino l'entrata. Dovranno a tal proposito riunirsi con la squadra del caporale Shikishima che già si trova sul posto.

Durante il viaggio, però, la comitiva viene attaccata da titani. Quando tutto sembra perduto, compaiono proprio Shikishima e Mikasa che si era dunque salvata - pur riportando un morso di titano su tutta la pancia - ed era stata istruita dallo stesso Shikishima. Per tale motivo - era stata abbandonata e il neonato divorato dai titani - ce l'ha con Eren; sembra in più che ci sia del tenero con il caporale, cosa che manda su tutte le furie Eren. Il quale viene fermato da Hiana che, vedendo Fukushi e Lil darsi da fare, propone di fare la stessa cosa ad Eren. Nel momento in cui i due stanno per consumare riappaiono i giganti che uccidono subito Hiana: nel parapiglia che ne emerge vediamo Shikishima incitare Eren ad usare il modulo per lo spostamento tridimensionale e il protagonista ci prova finendo però con una gamba di meno. Intanto Lil ha visto l'amato Fukushi morire sotto i suoi occhi: dà di matto e si getta contro la figura incappucciata - che molto davvero sembra richiamare quella della Foresta degli Alberi Giganti - che aveva nel frattempo rubato la camionetta con l'esplosivo. Alla fine ha la meglio e si getta in versione Kamikaze contro i giganti, mentre la figura misteriosa riesce a scappare - un'idea su chi sia ce l'hai eccome. Come nel manga - questo succedeva a Trost però - Armin viene catturato da un titano ed Eren lo salva venendone divorato. Di lui rimane un braccio che Armin mostra a Mikasa la quale resta scossa e dichiara di voler aprire una via di fuga anche se il gas è in esaurimento; infatti cade a terra e si trova a dover affrontare un gigante dal quale emerge Eren Titano. Il quale fa fuori gli altri giganti - provocando la sorpresa di Hanji -; Mikasa lo riconosce e viene presa da Eren ma poi lasciata - chiaro riferimento all'attacco dello stesso alla ragazza presso Trost - , il gigante stramazza al suolo e la stessa Mikasa provvede a liberarlo dal corpo titanico. 


I Titani

Decisamente la trasposizione dei titani funziona. Fanno infatti paura il giusto, specialmente durante le scene ravvicinate, quando sono in procinto di divorare qualcuno. Sta a parte il titano colossale, ben rappresentato. 

Le curiosità anche in questo caso si sprecano. Innanzitutto, in occasione della prima entrata presso le mura, si vedono parecchi titani dalle forme decisamente femminili, cosa cui il manga non ci aveva abituato se si esclude Annie e forse il titano sorridente. Il quale, per inciso, non si limita ad apparire terrificante ma aggiunge, all'atto della sua apparizione, pure un ghigno inquietante. Addirittura si assiste alla presenza di un titano-neonato, altra novità non presente - ancora almeno - nel manga. 

Volendo essere precisi vale la pena di aggiungere che non tutti i titani sono in realtà fatti bene: in alcuni casi si assiste semplicemente a delle persone ingrandite senza alcun tipo di deformazione fisica evidente. Vero è che pure nel manga abbiamo esempi di giganti in tutto e per tutto simili a umani, dimensioni a parte. 

Basta una foto, non occorre aggiungere altro. 





Questioni irrisolte

Diversa la trama, diverse anche le questioni che ne sorgono. In sunto si possono citare le seguenti: 

- i genitori dei protagonisti. Passi per quelli di Armin, solo citati e mai mostrati - a meno che non li si voglia identificare con coloro che aveva tentato di costruire il pallone idrostatico - nel manga; passi per quelli di Mikasa, il cui unico scopo era in sostanza di venir uccisi per favorire la "trasformazione in Ackerman" della ragazza; passi pure per Carla, madre di Eren - che alla fine, pur restando un personaggio misterioso, muore subito -; ma Grisha? Il suo è un ruolo molto importante in tutta la storia. Eren risponderà a Souda che i suoi genitori sono morti dopo l'entrata dei titani, senza però riuscire - come nel manga - a recarsi presso la sua casa. Soprattutto: Eren shifta e questo potere gli deriva dal padre: la mancanza di quest'ultimo nel plot implica una spiegazione di questa sua facoltà. Paradossalmente c'è invece una maggiore attenzione per le famiglie - inclusa quella di Jean che sembra limitata al solo padre che lo prega di vendicare il clan; non la madre come negli OAV - degli altri personaggi. 

- Mikasa che sopravvive. La ragazza viene morsa da un titano e ne porta i segni ma sopravvive, diventando poi la guerriera formidabile che è anche nel manga - stavolta grazie agli insegnamenti di Shikishima, visto che non partecipa al reclutamento. Come ha fatto? Esiste il "fattore Ackerman" - non se ne parla - anche in questo film? 

- L'uomo incappucciato. La sua identità a ben vedere è la questione più grande. Ricorda molto quello del manga nella foresta degli alberi giganti - e molti ritengono fosse Annie, che in questo film non è presente. Al momento le due più probabili piste conducono verso un personaggio che viene in quadrato più volte ma non proferisce mai parola; aggiungiamoci la sua statura notevole rispetto agli altri; concludiamo notando che il gigante colossale fa la sua parte come da manga. Senza ulteriori indugi: potrebbe trattarsi di Berthold - il quale non viene ufficialmente presentato nel film a meno che non lo si voglia riconoscere in Sannagi che ricorda tuttavia più Reiner - il quale verrebbe cosi' ad aggiungere alle sue azioni quelle originariamente previste per Annie qui non presente. La seconda pista condurrebbe forse a qualche altro personaggio del manga non ancora introdotto.   



Giudizio conclusivo

In sunto: trama, ambientazione, personaggi in parte differiscono. Questo dovrebbe bastare a convincere lo spettatore ad assistere con gli occhi di chi si aspetta un'opera parzialmente diversa sia pure ispirata all'originale e ad apprezzarne analogie e differenze. La sceneggiatura è solida e ben costruita, inducendo a porsi alcuni interrogativi, primo fra tutti quello relativo all'identità del misterioso personaggio incapucciato.

Dal punto di vista grafico e dell'animazione, la produzione non delude davvero. Dal punto di vista sonoro invece la sigla finale sembra completamente avulsa dal contesto: un rap che ha decisamente nulla di apocalittico e meno di nulla di evocativo. 


Non resta che attendere dunque il prossimo live action.

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